Semine primaverili, cosa scegliere

Mais, soia, girasole e sorgo: costi e ricavi a confronto

Con l’avvicinarsi della primavera e quindi della stagione delle semine arriva il tempo delle scelte colturali da parte degli agricoltori.
Scelta non sempre facile, visto il magro panorama in termini di quotazioni sia dei cereali che dei semi oleosi. Certo, una scelta colturale deve tenere conto inevitabilmente dei fattori agronomici, in primis l’avvicendamento, e della politica comunitaria, che con il greening impone una diversificazione colturale per le aziende con più di 10 ettari di superficie a seminativo. Ma sicuramente una scelta imprenditoriale deve essere soprattutto di ordine economico, lasciando da parte ragionamenti legati alla tradizione colturale, per puntare su prodotti che possono far sperare di fornire un guadagno se pur magro. In attesa di conferme da parte di alcune colture di nuova proposta, come la quinoa oppure il coriandolo, per le quali i primi risultati, a sentire gli agricoltori pionieri, sono tutt’altro che entusiasmanti, il range di colture si restringe sui soliti noti, ad iniziare dal mais, per proseguire con la soia, il girasole e il sorgo.

I prezzi di mercatoSorgo
Ovviamente un ragionamento di tipo economico non può che non passare per la valutazione di due fattori principali che devono essere messi in rapporto fra loro: i prezzi di mercato e i costi di produzione.
Per quanto riguarda i prezzi, se da una parte è importante guardare alle attuali quotazioni di mercato, dall’altra è altrettanto basilare operare un’analisi delle ultime annate, verificando la volatilità dei prezzi stessi.
In altre parole, è possibile vedere quale prodotto offre attualmente quotazioni vicine alla media di un certo periodo, ad esempio le quotazioni degli ultimi cinque anni (2012-2016).
Abbiamo quindi preso le quotazioni medie degli ultimi cinque anni della Borsa merci di Bologna di mais da granella, soia, girasole e sorgo, che risultano rispettivamente di 198,2 euro, 411,6 euro, 322,8 euro e 201,6 euro, il tutto alla tonnellata, e messe in relazione alle quotazioni di febbraio degli stessi prodotti. Dal confronto, risulta che il mais è oggi quotato -10,7% rispetto alla media quinquennale, la soia -2,8%, il girasole (l’ultima quotazione disponibile è quella di dicembre scorso) -1,8%, il sorgo -7,2%. Da questa analisi, che certamente non vuole avere la pretesa di possedere un carattere scientifico, risulta che le colture che hanno avuto minore variabilità negli ultimi anni in termini di prezzo sono soia e girasole. Quindi, queste ultime potrebbero avere una maggiore probabilità, rispetto a mais e sorgo, di mostrare quotazioni medie 2017 vicine a quella media delle ultime annate.

Costi colturali e rese minime
MAISDi sicuro, però, è necessario anche verificare la convenienza a seminare una coltura rispetto ad un’altra prendendone in considerazione i costi di produzione. L’analisi dei costi è stata eseguita per una situazione tipica di coltivazione in pianura irrigua dell’areale padano, dalla quale risulta che coltivare un ettaro di mais costa mediamente 2.160 euro, un ettaro di soia 1.405 euro, di girasole 1.145 euro, di sorgo 1.490 euro. Comparando tali costi di produzione delle singole colture con i prezzi correnti di febbraio è possibile ottenere la produzione soglia per pareggiare i costi, obiettivo minimo, anche se economicamente di magra soddisfazione, per non perdere quattrini. Ebbene, dall’analisi prezzi/costi di produzione risulta che, per non andare sotto, con il mais da granella sarebbe necessario ottenere rese non inferiori a 12 t/ha, con la soia non meno di 3,5 t/ha, con il girasole di almeno 3,6 t/ha e con il sorgo non meno di 8 t/ha.
Rese accessibili a tutti? La risposta spetta ad ogni singolo agricoltore, che meglio di ogni altro conosce la potenzialità produttiva dei propri terreni e le proprie capacità manageriali.Certo è che, come al solito, diversificare la produzione e puntare a tecniche di lavorazione conservative a basso impatto ambientale, capaci di ridurre sensibilmente i costi di produzione legati alle lavorazioni del terreno e alle irrigazioni, possono fare la differenza.

Visualizza Tab. 1 - Mais - Tab. 2 - Soia - Tab. 3 - Girasole - Tab. 4 - Sorgo - Tab. 5 - Prezzi medi Borsa Merci di Bologna (€/t) - Tab. 6 - Quotazione media febbraio 2017 (€/t) e differenza con media ultimi 5 anni

 

Semine primaverili, cosa scegliere - Ultima modifica: 2017-03-13T10:00:31+01:00 da Roberta Ponci

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