Il contesto economico complicato e la rinuncia da parte di numerosi brand della meccanizzazione agricola hanno convinto gli organizzatori del salone parigino a prendere questa decisione
Manca ancora il comunicato ufficiale, ma la notizia ha già fatto il giro del mondo della meccanizzazione agricola internazionale. Secondo quanto riportato dai principali siti specializzati della meccanizzazione agricola francesi (Matériel Agricole, France Agricole, Terre-net), l'associazione francese dei costruttori di macchine agricole (Axema) ha annunciato la decisione da parte degli organizzatori del salone parigino di cancellare l'edizione 2024 del Sima, che avrebbe dovuto tenersi dal 24 al 27 novembre di quest'anno.
Secondo quanto riferisce il sito Terre-net, «In questi giorni, i nostri agricoltori in Francia e in Europa hanno espresso la loro esasperazione - ha dichiarato l'organizzazione sindacale francese –. Le loro richieste sono legittime di fronte a decisioni politiche spesso incoerenti: sulle normative, sulle traiettorie difficili e complicate per soddisfare le future esigenze ambientali e sulla redditività delle nostre aziende agricole. Di fronte a questo contesto e al ritiro dei principali player delle macchine agricole, gli azionisti di Exposima hanno deciso di annullare Sima 2024».
Decisivo anche l'esito deludente dell'edizione 2022
Due grandi player del mercato mondiale della meccanizzazione agricola (John Deere e Pöttinger) avevano ufficialmente annunciato mesi fa la loro decisione di non prendere parte al salone parigino, ma evidentemente anche altri costruttori nelle ultime settimane hanno manifestato agli organizzatori la loro intenzione di non partecipare. Decisioni non troppo sorprendenti visto anche l'esito deludente dell'edizione 2022.
«La Francia, primo produttore agricolo in Europa e primo mercato delle macchine agricole, riconosciuto in tutto il mondo, merita una grande esposizione internazionale di macchine agricole – ha continuato il sindacato –. Inoltre, l'edizione 2026 chiamerà a raccolta nuovi partner del settore, al fine di promuovere l'innovazione e le tecniche agricole che costituiscono la forza della nostra agricoltura. Il Sima 2026 sarà il portavoce delle attrezzature agricole e degli agricoltori presso le autorità pubbliche».
Dunque, appuntamento posticipato al 2026, sempre che nel frattempo non emergano altre complicazioni. «Sima si sta reinventando, ascoltando i propri clienti e facendo la sua transizione, perché il mondo dell'agricoltura sta cambiando – ha concluso Axema –. Siamo il primo mercato di macchine agricole in Europa, il 3° in termini di produzione. È importante che il Sima brilli e sia all'altezza della sua reputazione».