Datemi un sollevatore e vi rivoluzionerò l’azienda. È questo il messaggio fondamentale che si coglie al Merlo Day 2016, ospitato il 16 luglio presso il concessionario Agricam a Montichiari (Bs). In occasione dell’evento nazionale, che ha visto anche la partecipazione di marchi quali Valtra, con la sua gamma di trattori dedicati alla fascia medio-bassa di potenza, Alliance, azienda ai vertici nella categoria dei pneumatici off-highway, Jonsered, per il settore del giardinaggio, e Siloking, casa tedesca costruttrice di carri miscelatori, a farla da padrone è stato, ovviamente, il marchio Merlo. Durante la sfilata dei mezzi, la ditta cuneese ha messo in campo l’intera gamma per i settori agricoltura e industria, e accanto a punti di forza del marchio come i modelli industriali (tra cui ricordiamo gli esclusivi Roto) e gli innovativi mezzi Hybrid (dotati di sistema elettroidraulico e motore diesel), grande interesse hanno suscitato i modelli Multifarmer e Turbofarmer.
Questi mezzi si caratterizzano per un motore Tier 4 Interim che sviluppa fino a 156 CV, con trasmissione idrostatica a gestione elettronica e sistema Epd (Eco Power Drive), che consente una maggior efficienza e un risparmio di carburante fino al 30%. Il cambio, a variazione continua MCVTronic, presenta un potenziometro che mantiene costanti i giri della Pto, che è meccanica, da 135 cv. Ciò determina, grazie anche alla dotazione di serie di un attacco a tre punti, una grande versatilità del mezzo, che quindi risulta essere il giusto compromesso tra trattore e telescopico. Con prospettive tutte da scoprire: il Multifarmer, per esempio, oltre alla possibilità di lavorare in ambiti quali la fienagione o il settore forestale, esprime al massimo il suo potenziale se gli è concesso di sfruttare attrezzature azionate dalla pdp, come efficacemente dimostrato durante le prove in campo con un erpice rotante della Maschio Gaspardo e un’interratrice baulatrice della Forigo. Un caricatore polivalente e polifunzionale utile soprattutto negli ambiti zootecnico, forestale e orticolo, dove il suo potenziale viene esaltato in quanto esegue il trasporto del prodotto in fase di raccolta e la sua successiva movimentazione all’interno ed esterno dell’azienda.
Il Multifarmer, infatti, presenta un sollevatore con riconoscimento automatico dell’utensile, quest’ultimo in grado di dialogare con la macchina, sistema di sicurezza Cdc (Controllo Dinamico del Carico), una capacità massima di 4,0 t per un’altezza di 8,80 m ed è omologato, come il Turbofarmer, al traino di rimorchi (gancio da 20 t con frenatura idraulica/pneumatica) nonché alla circolazione stradale (velocità max 40 km/h).
In merito al Turbofarmer, ricordiamo inoltre i vantaggi nel suo impiego durante lo stoccaggio dell’insilato, grazie alla massa (9.400 kg) e alla capacità di trazione, e il successivo desilamento, data la precisione di guida (messa alla prova durante la gimkana a premi organizzata da Merlo per l’occasione) e la portata/altezza (4,5 t a 10,60 m). Entrambe le macchine sono, infine, dotate di esclusiva cabina con sospensione idro-pneumatica attivabile dall’operatore, al quale viene garantito un ottimo comfort.