Cai Giovani, il progetto avanza

Secondo appuntamento per gli Under 40 di Unima e Confai. Cresce il numero delle adesioni

Dopo la riunione costitutiva tenutasi a Pegognaga (MN) a fine 2015, si è tenuta a inizio febbraio la seconda convention dei giovani Under 40 del Cai (Coordinamento Agromeccanici Italiani), con la quale il progetto di Unima e Confai per le nuove leve sindacali degli agromeccanici prende sempre più corpo.
Nella sede di New Holland Agriculture a Modena si sono, infatti, ritrovati una quarantina di giovani (il doppio rispetto al primo incontro) alla presenza anche dei vertici del Cai. La giornata è stata organizzata in due momenti, uno formativo e uno di dibattito. La mattina si è incentrata sugli interventi da parte di New Holland, con il nuovo responsabile Marketing e Comunicazione Francesco Zazzetta, e con la presentazione della Sala di progettazione Virtuale a cura di Claudia Campanella e Carlo De Marco dell’ente simulazioni numeriche del dipartimento di Sviluppo Prodotto Cnh Industrial. A seguire un tecnico commerciale di Michelin (co-sponsor della giornata), ha illustrato in particolare le caratteristiche del nuovo pneumatico EvoBib premiato con una medaglia d’oro al Sima di Parigi, la cui particolare struttura lo rende utilizzabile sia per i lavori in campo sia per il trasporto su strada.
La parte formativa è poi proseguita con l’intervento di Massimo Alberghini, vicepresidente Unima, che ha spiegato ai presenti gli aspetti fiscali del super (140%) e dell’iper (250%) ammortamento, concentrandosi in particolare su quest’ultimo nuovo strumento che incentiva in misura significativa gli acquisti di macchine e attrezzature ad alta tecnologia.
Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia ha definito il concetto di “intensificazione sostenibile”: un nuovo approccio alla produzione agricola, fondato sulla conoscenza, sull’innovazione e sulla tecnologia.Al primo posto fra le necessarie innovazioni in agricoltura c’è l’agricoltura di precisione, che non è un accessorio per abbellire la macchina, ma uno strumento per aumentare la redditività. E a proposito di redditività, Frascarelli ha ricordato come l’unico criterio che deve guidare un imprenditore agricolo nelle sue scelte debba sempre essere il reddito.
In chiusura della prima parte, la visita al tecnologico magazzino ricambi Cnh Industrial, il secondo più grande in Europa per dimensioni e numero di ricambi, e al dipartimento di Sperimentazione ha destato la curiosità dei giovani agromeccanici, che si sono poi riuniti per la seconda parte del programma in una tavola rotonda moderata da Carlo Feletto, coordinatore dei Giovani Imprenditori. Feletto ha ricordato la creazione un Gruppo Whatsapp che raccoglie già una quarantina di iscritti e rappresenta il primo strumento di comunicazione tra i giovani aderenti al progetto Cai. Il dibattito ha innanzitutto evidenziato lo scopo del gruppo, che deve essere quello di dare un’identità e aggregare i giovani che lavorano in questo settore, per avvicinarli al vero ruolo di un’associazione di categoria, che va vista prima come centro di attività sindacale e poi come erogatrice di servizi. «Questo gruppo deve fare un unico sindacato di aggregazione con orgoglio di appartenenza – ha detto Sandro Cappellini, coordinatore Confai – ampliando il dialogo e l’interscambio dei rapporti». «Abbiamo bisogno dell’energia dei giovani e del loro parere quando dobbiamo portare le nostre istanze sui tavoli istituzionali», ha aggiunto Leonardo Bolis, presidente di Confai. «I giovani hanno il vigore necessario per innovare – ha concluso Silvano Ramadori, presidente di Unima – e rappresentano per noi la base associativa che ascolteremo sempre».

Cai Giovani, il progetto avanza - Ultima modifica: 2017-03-13T10:50:53+01:00 da Roberta Ponci

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